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Una vita sociale sana si trova soltanto quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono.
Rudolf Steiner
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,1-3)
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Mi lascio ispirare
La buona notizia del Regno di Dio è annunciata a voce e testimoniata con una comunità di uomini e donne. Vero, ci sono i Dodici, ma ci sono anche alcune donne – che l’evangelista si premura di sottolineare e chiamare per nome tanto per non rimanere nel vago – che hanno scoperto il potere salvifico e liberante dell’incontro con il Signore. Donne che vivevano la loro vita, che avevano i loro legami e i loro beni, che hanno incontrato colui che le ha rese partecipi di un progetto di liberazione anche da loro stesse, e che le ha rese discepole a loro volta, inserite con quello che possono fare e vivere nella comunità che annuncia e testimonia il regno di Dio.
D’altronde, come per loro, il nostro incontro con il Signore Gesù o lascia il segno, oppure non è un vero incontro con lui. Probabilmente anche da noi debbono uscire paure, miserie, chiusure… per poter essere a nostra volta parte di quella comunità di salvati e liberi che sa annunciare il regno di Dio anche oggi, ovvero libertà, solidarietà e servizio. Oggi vi potremmo pure aggiungere altre figure di esclusi, di infimi, di “poco significativi”, come lo erano le donne ai tempi di Gesù… Tutti, ma proprio tutti, possono far parte di questa comunità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti sei sentito guarito?
Quale incontro ti fa sentire libero?
In quale comunità ti senti chiamato a operare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Settembre
2022
Un progetto di liberazione
commento di Lc 8,1-3, a cura di Lino Dan SJ