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L’amore è un frutto che matura in ogni stagione ed è sempre alla portata di ogni mano.
Madre Teresa di Calcutta
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 6, 43-49)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Mi lascio ispirare
Oggi ci viene posta questa domanda, pur discretamente. E siamo invitati a riflettere anche su ciò che nel tempo rimane. Il Signore, maestro di vita, ci ricorda che ciò che portiamo nel cuore fuoriesce, in stile, scelte e azioni. Il cuore è un vaso che va riempito di bellezza e bontà perché si trasformi in frutto saporoso.
Aver cura, giorno dopo giorno, della relazione con Lui ci alimenta, ci nutre e ci fa crescere. La gentilezza, l’attenzione, la compassione, l’amore, l’offerta di sé non sono gesti estemporanei, ma atteggiamenti che si formano con gesti ripetuti e rinnovati.
Tutto questo ci rende saldi nei tempi difficili e dà consistenza alla vita che continua dopo ogni prova.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Nella tua quotidianità, quali sono le persone che danno frutti buoni?
Cosa ti aiuta a prenderti cura dello spazio che dai nella tua vita alla gentilezza, alla compassione e al servizio?
La roccia sulla quale possiamo costruire la nostra vita è il Signore; in che modo puoi crescere in questa consapevolezza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Settembre
2022
I tempi del bene
commento di Lc 6, 43-49, a cura di Diego Mattei SJ