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Se pensi in termini di anni, pianta il riso.
Se pensi in termini di decenni, pianta alberi.
Se pensi in termini di centinaia di anni, insegna alla gente.
Confucio
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 4,31-37)
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Mi lascio ispirare
Gesù insegna. Non solamente di sabato e in sinagoga, ma in ogni istante della sua vita.
È vero che insegniamo anche senza intenzione, tutte le volte che qualcun altro apprende da noi. Ed è vero che Gesù insegna a noi oggi, poiché oggi apprendiamo dalla sua vita.
E poiché il cambiamento è una costante della vita, anche il modo di apprendere e ciò che apprendiamo cambia nei vari periodi che viviamo.
È essenziale, allora, riuscire a imparare continuamente. Imparare ad apprendere. Risalire dalle nozioni e notare in che modo ci stimolano. Risalire dai modi in cui siamo stimolati alle ragioni per cui lo siamo. Vedere in che modo cambiano i bisogni che abbiamo e a quali bisogni va incontro lo stimolo che riceviamo.
Quando sappiamo ascoltarlo, sappiamo anche riconoscerlo. Riesce a riconoscerlo lo spirito impuro, figuriamoci quanto più facilmente possiamo riuscirci noi quando ci poniamo in sincero ascolto.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti colpisce del Vangelo di oggi? Quali emozioni ti dà?
Perché ti colpisce? A cosa ti rimanda (esperienze passate, bisogni della tua persona…)?
Cosa di nuovo scopri su di te o sulla tua vita, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Agosto
2022
Apprendimento continuo
commento di Lc 4,31-37, a cura di Ettore Di Micco