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If the sky that we look upon should tumble and fall
or the mountain should crumble to the sea
I won’t cry, I won’t cry, no, I won’t shed a tear
just as long as you stand, stand by me.
Se il cielo cui guardiamo dovesse crollare e cadere
o la montagna dovesse sbriciolarsi nel mare,
io non piangerò, no, non piangerò, non verserò una lacrima
finché tu starai, starai accanto a me.
Ben E. King, Stand by me
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 20,20-28)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Mi lascio ispirare
Ti sto accanto a modo mio, Signore, con le forze che ho in questo momento. Attenta a non cadere, con un’attenzione e una cautela che talvolta nell’intento di salvarmi la vita me la precludono, perché per non cadere non muovo un passo – e allora non mi muovo, e allora non posso vivere perché non posso seguirti.
Ti sto accanto perché mi chiami a starti accanto: trovo il mio posto, che è insieme la mia casa e la mia strada, lì al tuo fianco. Mi chiami insieme a questi fratelli che con me camminano nel tuo nome, che con me desiderano, che con me sperano. Che talvolta con me cadono, che sempre tuttavia in te ritrovano forza, ritrovano vita.
Ti sto accanto come vuoi, soprattutto, provando a stare proprio lì dove mi chiami a essere e in nessun altro posto, in nessun altro modo. Lì accanto a te. Probabilmente non alla tua destra né alla tua sinistra, ma sicuramente con te. Perché la tua presenza è certa, salda, ferma e io non ho paura.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale luogo della mia vita mi sento al mio posto?
Quale debolezza affido oggi al Signore, perché non mi impedisca di vivere in pienezza?
Quale desiderio mi muove oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Luglio
2022
In nessun altro posto
commento di Mt 20,20-28, a cura di Verena M.