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E guarirai da tutte le malattie
perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te.
Franco Battiato, La cura
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 10,24-33)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Mi lascio ispirare
La missione è la spiritualità di ogni cristiano. Gesù invia i discepoli – e invia oggi noi – nel mondo ad annunciare il Vangelo, cioè a condividere con tutti gli uomini il suo messaggio di pace e di amore. Tuttavia egli ci mette anche in guardia, dicendo che questo annuncio non è privo di difficoltà. Ce ne accorgiamo sempre più: la Chiesa cammina barcollando in un’epoca in cui il rapporto con Dio è in crisi. Anche l’uomo contemporaneo, però, ha sete di spiritualità e ci è richiesto oggi di intercettare quella sete con coraggio, accettando i fallimenti per rimetterci in cammino carichi di nuovi mezzi.
Giovanni Paolo II iniziava il suo pontificato con queste parole: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! [․․․] Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!» È proprio vero! L’espressione «Non abbiate paura» compare per ben tre volte, oggi: è un chiaro invito a fidarci del Signore. Egli si prende cura di noi. Lo ha fatto facendosi uomo come noi nel Figlio che con il suo corpo e il suo cuore di vero uomo ci invita a seguirlo imitandolo. Anche Gesù ha provato la sofferenza, l’abbandono, la morte; tuttavia dalla croce noi siamo risollevati insieme con lui. Ci prende in braccio e nell’incrociare il suo sguardo vediamo lo sguardo del Padre. Ci è dischiusa, così, la porta del paradiso e ci è permesso di pregustare la gioia eterna, abitare con il Signore nella beatitudine.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale particolare difficoltà o paura voglio oggi affidare al Signore affinché mi risollevi?
Quale sete di spiritualità riesco a cogliere nei fratelli e nelle sorelle che mi sono accanto?
Come concretizzare sempre più il mio impegno missionario?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Luglio
2022
Spalancate le porte a Cristo!
commento di Mt 10,24-33, a cura di Marco Ruggiero