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La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi.
Albert Einstein
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,24-34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà lʼuno e amerà lʼaltro, oppure si affezionerà allʼuno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così lʼerba del campo, che oggi cʼè e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Mi lascio ispirare
Un tremito. Un grido. Così sei nato. Subito ti ho preso in braccio e dopo un poʼ ti sei calmato e hai sorriso.
Con gli anni, sei diventato un bel ragazzo, anche se non volevi ammetterlo, e passavi piuttosto il tempo a guardarti allo specchio, a lottare con i brufoli.
Ora sei cambiato. Ti interessi al lavoro dei colleghi, li sostieni, godi dei loro successi.
Sei diventato generoso, altruista, disinteressato.
Spesso mi chiedo che cosa sia scattato in te, da farti dimenticare dei tuoi bisogni e pensare a quelli del prossimo.
Sei cresciuto, maturato. Prima guardavi gli altri per ottenerne approvazione, ora li guardi per quello che sono. Chi ti ha dato questa nuova sicurezza? Sono delle persone che hai incontrato, delle letture, delle esperienze che hai fatto? Cʼè anche di mezzo la fede, la preghiera, la tua relazione con Dio?
Tieni care queste esperienze, queste persone che ti infondono fiducia, serenità, pace. Avrai sempre da ricominciare, a riprendere in mano la tua vita, per rivoltarla, come un calzino, perché sia orientata verso lʼesterno. La fatica che farai sarà il segno che la crescita non è finita. Buon lavoro!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove il mio sguardo trova riposo?
Qual è la mia immagine di Dio?
Chi o che cosa mi aiuta a fidarmi di Lui?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Giugno
2022
Girarsi
commento di Mt 6,24-34, a cura di Stefano Corticelli SJ