Albrecht Dürer, Betende Hände (1508) -
Come l′aria mi respirerai
il giorno che ti nasconderò dentro frasi che
non sentirai. [...]
Sotto il sole poi diluvierà
per portare via le parole forse inutili,
canteremo insieme ma restando muti.
Måneskin, Le parole lontane
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mi lascio ispirare
Le parole giuste per non sprecare parole․․․
Nell’invito di Gesù a “non sprecare parole pensando così di venire ascoltati” c’è la grande dichiarazione che “il Padre sa di quali cose avete bisogno”. Che vuol dire che siamo sotto lo sguardo amoroso e provvidente di un Padre che vuole solo essere riconosciuto per tale, non convinto a forza di preghiere, a forza di presupposte buone azioni.
Gesù vuole dire a chi lo ascolta che un Dio da convincere, un Dio da comprare coi nostri comportamenti e sacrifici, in realtà non è il Dio di Gesù Cristo, non è il Dio Padre di tutti e che ha cura di tutte le sue creature. Ecco allora le “vere parole” che possono uscire dalla nostra bocca, perché sgorgano dal cuore: il “Padre nostro”.
Un Padre cui si affida la nostra intera vita. Un Padre provvidente, cui si chiede ciò che ci fa vivere ogni giorno, insieme (si noti il “nostro” con cui si inizia), quindi di vivere da fratelli. Addirittura si arriva a dirgli di “perdonarci come anche noi perdoniamo”. E che – meno male! – Il Padre non prende alla lettera, vista le nostre relazioni fraterne spesso non solo spezzate, ma volutamente oggetto di vendette e ripicche reciproche. In poche parole, ci sono le parole per dire chi è Dio, chi siamo noi e la relazione vera con Lui.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando pregando mi è sembrato di sprecare parole?
Cosa dice oggi la voce più intima e autentica del mio cuore?
Quale relazione offro al Signore, per poter davvero perdonare come lui perdona?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Giugno
2022
Le parole giuste
commento di Mt 6,7-15, a cura di Lino Dan SJ