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Vedi cara, certe crisi son soltanto
segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire […].
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco,
tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora e così non spaventarti
quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Francesco Guccini, Vedi cara
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,27-32)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
Mi lascio ispirare
Sono ferree le leggi che sentiamo oggi: affermazioni dure, imperativi secchi, sentenze senza appello. Frasi aspre, ruvide, che turbano la mia sensibilità. Mi lascio urtare dalle parole di questo maestro ebreo, dalla sua storia così irriducibilmente lontana dalla mia․․․
Qualcosa in me si ribella.
Stando in questa tensione, sento risuonare ancora le parole del Vangelo e timidamente inizio a riconoscere le tracce di una buona notizia: dietro questi comandi severissimi intravedo i tratti dei miei desideri più profondi.
Io non voglio fare il bene perché “bisogna” e trattenermi dal male perché “non si fa”, per mantenermi pulito all’apparenza. Io voglio un cuore abitato fin nel profondo dall’amore e dalla bellezza, capace di guardare all’altro sempre come fine e mai come mezzo; un cuore completamente libero dalle ansie del possesso, dalle gelosie, dalle tristezze inappagate. Voglio essere vero.
Io non voglio una vita in cui sta dentro tutto e il contrario di tutto, in cui un occhio guarda qui e l’altro altrove, in cui una mano dà e l’altra mette da parte, “perché non si sa mai”․․․ Io voglio essere libero da tutte le mie ambiguità, da tutte le mie mezze misure. Voglio vivere di un Amore per cui valga la pena di tagliarmi occhi e mani, senza vie di fuga e piani di riserva. Voglio essere uno.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa suscitano in te le ammonizioni del Vangelo di oggi?
Rileggendole non come “accuse” ma come “speranze”, quale promessa ti senti rivolgere?
Dove già ora sperimenti unità, pienezza e compimento?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Giugno
2022
Essere uno
commento di Mt 5,27-32, a cura di Harambet