Photo by Cosmin Mîndru on Unsplash -
Come se si potesse scegliere in amore,
come se non fosse un fulmine
che ti spezza le ossa
e ti lascia lungo disteso
in mezzo al cortile.
Julio Cortázar
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,15-16.23b-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Mi lascio ispirare
“Se mi amate”: amare è una scelta. Va preferita ad altre, che consentono di amare di meno, falsificare o annacquare l’amore, snaturarlo. Amare dice anche perseveranza e fedeltà: giorno e notte, non solo letteralmente, ma anche simbolicamente, quando le cose vanno bene, ma anche quando vanno male. Questo vale per tutti i tipi di amore, per Dio, e anche per gli uomini.
Ma Gesù promette una ricompensa, che è il Paraclito. Questa parola strana è la trascrizione in lettere latine di una parola greca, che significa “avvocato”. Lo Spirito santo “difende”, per così dire, la causa di Gesù di fronte agli uomini, spingendoli a conversione e aiutandoli a riconoscere la verità che Gesù testimonia, mentre l’Accusatore, il “pubblico ministero” potremmo dire, cioè lo spirito del Male, lo accusa di menzogna, spingendo a rifiutarlo e contestarlo. Lo Spirito mi ha già parlato conducendomi alla fede, e ora mi conduce ad una più grande intimità di vita con Gesù.
Infatti egli “ci insegnerà ogni cosa e ci ricorderà tutto ciò” che Gesù ci ha detto. Ma bisogna lasciarsi istruire, preferendo l’istruzione ad altro. lui ci ricorda la parola facendola ardere nel nostro cuore. L’istruzione è come bere a una fonte, sempre viva e sempre fresca: fa gioire il cuore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Amare; ricordare; istruire. Su ognuno di questi tre verbi, anche su di uno solo volta per volta, cerco di stringere la mia vita. Quando è accaduto?
Che cosa vi si è opposto?
Che cosa voglio scegliere ora?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
5
Giugno
2022
Chiamate il mio avvocato
commento di Gv 14,15-16.23b-26, a cura di Ottavio De Bertolis SJ