Ph. Martina Pampagnin -
Uomini, pace! Nella prona terra
troppo è il mistero; e solo chi procaccia
d’aver fratelli in suo timor, non erra.
Pace, fratelli! e fate che le braccia
ch’ora o poi tenderete ai più vicini,
non sappiano la lotta e la minaccia.
Giovanni Pascoli, I due fanciulli
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,27-31)
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco.
Mi lascio ispirare
La pace. Di quale pace abbiamo bisogno? In tempi di guerra, come il nostro, chiediamo e pretendiamo pace intesa come assenza di conflitti armati. In realtà ogni tempo è tempo di guerre, lontane, taciute, tremende. L’umanità, da qualche parte del mondo, è continuamente in guerra, senza interruzione alcuna.
La pace che dona Gesù non è quella che dà il mondo. Shalom è la pace “piena”, fatta di carne, di cuore e di spirito; è un legame promesso e mantenuto tra Dio e l’uomo, è l’uomo in cammino, è frutto di amore e rinasce passando per la croce. Questa pace il mondo non ha né possibilità né desiderio di offrirla. Il principe del mondo è l’ideatore di tutte quelle logiche guerrafondaie che affondano le proprie radici nel cuore di noi uomini: per questo la pace va scelta e va accolta.
Gesù ci dice che la pace può essere offerta e condivisa da chi si pone con amore e obbedienza nelle relazioni: come fa lui che ama il Padre (e viceversa) e che obbedisce al Padre. Non è cosa da poco! La pace è da tessere a ogni incontro.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ti è capitato di fermarti a pensare cos’è per te la pace? Dedica un po’ di tempo di preghiera a immaginare quale pace dona Gesù.
Il “principe di questo mondo” sembra avere sempre la meglio: è successo anche con Gesù. Tuttavia, le apparenti vittorie del principe di questo mondo possono essere trasformate in occasioni di grazia. Quando è successo a te?
Amore e obbedienza: che posto hanno tra le mie priorità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Maggio
2022
A ogni incontro
commento di Gv 14,27-31, a cura di Andrea Piccolo SJ