- Ph. Martina Pampagnin
I baci non dati
un giorno tutti
saranno dati.
D.M. Montagna, I baci non dati
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,1-6)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Mi lascio ispirare
Il Signore ci chiede di non essere turbati e avere fede. Esiste infatti un posto per ciascuno di noi. Ciascuna vita di fronte al Signore ha un senso, è una potenzialità bella, chiamata a esprimersi in pienezza. Ogni essere umano ha una sua irripetibilità e una capacità d’amare e d’essere amato unica. Chi è genitore, per esempio, sa che ciascuno dei suoi figli è completamente diverso e particolare dagli altri fratelli e sorelle.
Come il Signore spiega a Tommaso, questa possibilità però non è data una volta per tutte. È una via che si dipana lungo tutta la vita. Ma lì dove c’è vita vera per noi c’è il Signore: lui stesso è la via, il pastore che ci guida in questo cammino.
Nel concreto, questo significa che la ricerca di questa pienezza dura tutta l’esistenza. Un cammino bello, a volte, molte volte anche faticoso, perché spesso, come ci ricorda sempre il vangelo di Giovanni, oltre al Pastore vi sono anche altre voci, non di vita, ma di morte, che si fanno sentire e non è facile distinguerle, perché spesso si mascherano ben bene. Lì dove nasce amicizia gratuita, bellezza, dove si apre una gratuità che ci fa crescere, si trova un sapore che va gustato e saggiato. Queste piste permettono a noi di scoprire quel posto unico che il Signore ci vuole donare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali luoghi, relazioni, contesti, sono per me oggi sorgente di vita?
Quali possono essere le paure che mi frenano dal cercare questa vita? Cosa turba il mio cuore?
Cosa intuisco dalle situazioni che vivo, sul posto che sono chiamato a occupare nelle cose?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Maggio
2022
Vita che nasce e non appassisce
commento di Gv 14,1-6, a cura di Daniele Ferron