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Con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non è mai esistito, qualcosa di primo e unico.
Martin Buber
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 13,16-20)
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
Mi lascio ispirare
Un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Fare paragoni ci viene naturale, qualche volta anche istintivo. Lo facciamo rispetto ai nostri pari, ma anche rispetto ai nostri modelli di riferimento.
Quante volte ci siamo sentiti migliori dei nostri genitori o dei nostri insegnanti․․․
Gesù ci ricorda una verità fondamentale. Non c’è paragone che tenga. Siamo come grandezze incommensurabili. Ciascuno unico, e perciò stesso né più né meno di alcun altro. Ma tutti chiamati a diventare pienamente noi stessi, a realizzare il disegno che siamo. E questa è beatitudine.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti sei sentito migliore di qualcunʼaltro?
Quali valori, bisogni, paure ti hanno guidato a quel pensiero?
In che circostanza ti senti in comunione con gli altri e non senti la necessità o lʼistinto di paragonarti a loro?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Maggio
2022
Valore incommensurabile
commento di Gv 13,16-20, a cura di Ettore Di Micco