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Due strade divergevano in un bosco e io –
io presi la meno battuta.
Robert Frost
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Mi lascio ispirare
Gesù ci fa un invito: “imparate da me”. Un invito che è sempre più raro sentirsi fare oggi: vuoi per paura di non essere all’altezza, vuoi per gelosia delle proprie capacità o competenze, vuoi per indifferenza o vedute personalistiche verso gli altri e la società.
Quanto è invece liberatorio avere qualcuno capace di ristorarti quando sei stanco e oppresso, qualcuno da cui imparare, qualcuno da cui lasciarsi guidare, qualcuno di cui fidarsi.
Imparando l’arte dell’umiltà e della mitezza dal Maestro, possiamo a nostra volta essere capaci di dare conforto e diventare esempio per i nostri amici.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando, sentendomi stanco e oppresso, cerco il Signore?
Che sentimento provo nel pensare di imitare Gesù?
In quale occasione mi sono sentito modello per gli altri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Aprile
2022
A imitazione del maestro
commento di Mt 11,25-30, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani