Ph. by mochila48, via www.fotoantologia.it -
Continuerai a farti scegliere
o finalmente sceglierai…
Fabrizio De André, Verranno a chiederti del nostro amore
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 24,35-48)
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Mi lascio ispirare
I discepoli si sono allontanati da Gerusalemme, sentono il bisogno di distaccarsi dai fatti avvenuti, da quella conclusione drammatica. C’è un istinto a buttarsi alle spalle, come a cancellare, quella parte della loro vita, sconvolti e attoniti di fronte al dramma del supplizio e della morte. Camminano insieme e provano a spiegarsi quanto accaduto, cercando di comprendere, di mettere ordine, tracciando un prima e un dopo, ancora smarriti e sovrastati dagli eventi.
L’incontro con Gesù li confonde ancora di più, è qualcosa di ancora più sconvolgente, al di fuori di ogni spiegazione. Di fronte ai gesti concreti dell’esperienza vissuta insieme, stentano a riconoscere la presenza reale, a prendere coscienza che qualcosa sta veramente accadendo.
Riprendono la strada e il loro dialogo, nelle parole e nei silenzi custodiranno una gioia inspiegabile, un’immotivata consolazione. Testimoni senza istruzioni e senza ricette, con il solo ingrediente di dare vita alla pienezza vissuta nelle contraddizioni, fatiche, disillusioni, solitudini e morti del cammino della propria esistenza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Il tuo cammino di fede quali volti ha incontrato?
Nella preghiera cosa ti aiuta a prendere un momento per gustare la gioia vissuta?
In quali occasioni senti che il tuo cammino spirituale è orientato all’affidamento? Quando invece a definire programmi e certezze?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Aprile
2022
Dare vita alla pienezza
commento di Lc 24,35-48, a cura di Osvaldo Proietti