Photo by Artem Kniaz on Unsplash -
Non fidarti di chi
vuol farti fare ciò che non vuoi,
ma pensa solo a quello che senti.
99posse, Anguilla
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 10,31-42)
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Mi lascio ispirare
Le pietre possono essere scagliate o deposte, strumento di condanna o di costruzione: ecco l’essere umano.
Gesù, segno di contraddizione ai nostri occhi, riunifica la terra e il cielo, ricorda di essere polvere di terra, frammento di stella.
La profonda ferita della relazione tra la creatura e il suo creatore è attraversata dalla presenza vivificante di Uno che sa e conosce il tessuto connettivo della vita.
Al di là di ogni parola pronunciata, c’è una parola che viene espressa con i fatti, con le opere: questa è la parola a cui dare ascolto, il significato profondo del nostro stare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Mettendomi dinanzi al Crocifisso risorto, quali contraddizioni scorgo in me?
Quali parole esprimono i fatti della mia vita?
Quali giudizi posso trasformare in pietra di costruzione, alla luce dell’amore di Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Aprile
2022
Pietra scagliata o deposta
commento di Gv 10,31-42, a cura di Mounira Abdelhamid Serra