Ph. Ester Antonia Cozzolino -
Non ti disunire.
È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,14-23)
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Mi lascio ispirare
Un invito a rimanere uniti, a non perdere quell’essenza che ci porta a essere umani, a essere pienamente noi stessi.
In un momento storico in cui i potenti del mondo vorrebbero scatenare in noi il sentimento dell’odio verso l’altro, questo è il tempo di fare il contrario: cercare in tutti i modi di costruire ponti di pace per farci trovare pronti a non ascoltare parole di odio.
Forti nella fede, dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che il volere comune di essere in pace può superare di gran lunga la smania di potere dei pochi che vogliono la guerra.
Attiviamo questo processo ogni giorno anche nel nostro cuore attraverso un discernimento che armonizzi le nostre divisioni interiori con l’amore di Dio, amore che può tutto.
Non dobbiamo avere paura, ma affermare ogni giorno l’importanza delle nostre vite, delle nostre imperfezioni e della forza che i nostri cuori hanno, consapevoli che solo mantenendo l’unità interiore e comunitaria nelle difficoltà possiamo rivedere la luce anche nel buio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Guardandoti dentro, cosa riconosci appartenerti e cosa invece non essere tuo?
Cosa ti spinge a disunirti?
Come puoi riunire i pezzi dentro di te?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Marzo
2022
Fare il contrario
commento di Lc 11,14-23, a cura di Ester Antonia Cozzolino