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Il vero padre è colui che apre il cammino con la sua parola.
Christian Bobin
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mi lascio ispirare
O Dio, papà nostro, tu sai già di cosa abbiamo bisogno, anche meglio di noi. Desideriamo davvero che questo tempo di digiuno e preghiera, la quaresima, sia un ritorno all’essenziale. Rimettiamo tutta la nostra vita nelle tue mani, le nostre forze e le nostre debolezze, le nostre certezze e le nostre fragilità. Tu sei santo e, se lo vuoi, rendi parte della tua santità anche ciascuno di noi; indicaci la via della salvezza, quella che ci rivela il tuo nome: bellezza, bontà, luce, misericordia, speranza, pace…
Gesù, fratello e maestro, mostraci il valore autentico delle relazioni e insegnaci a chiamarci tutti sorelle e fratelli. Liberaci dal male perché non vogliamo rimanere ancora legati ai nostri egoismi, ma rinascere davvero liberi, gettando via le false sicurezze e contribuendo alla costruzione del tuo Regno. Sogniamo questo per tutti gli uomini e per tutte le donne, specialmente lì dove la guerra incatena e distrugge.
Spirito Santo, difensore della comunione, rendi questa nostra preghiera non un sogno fumoso, ma azione concreta di servizio, perché l’intera nostra vita diventi preghiera. Liberi dal superfluo allora potremo intravedere te nel volto dell’altro e nei gesti di amore e perdono ci scopriremo amati e perdonati, forti contro le insidie del nemico.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove posso ritrovare l’essenziale nella mia vita/preghiera?
Quale egoismo mi incatena impedendomi di vivere autenticamente le mie relazioni?
Di quale superfluo posso liberarmi per impegnarmi ancor più in un generoso servizio al prossimo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Marzo
2022
Ritorno all’essenziale
commento di Mt 6,7-15, a cura di Marco Ruggiero