Tu tienimi
come guscio di noce
nel pugno
fessura tra i mondi.
Mariangela Gualtieri
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,22-25)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Mi lascio ispirare
Fisso un punto e ti chiedo, Signore, la grazia di essere tutta lì. Tutta insieme, tenuta dalle tue mani e chiara, piena e presente a me stessa – e quindi a te. Sono quel punto pieno e fermo, mi tieni insieme e nulla sfugge alle tue dita accorte. In te, nella verità, trovo identità.
Solo partendo da questo punto fermo posso trovare quella compattezza che, unica, può dirmi davvero chi sono e dove desidero andare. Solo piena e completa, ferma nel punto in cui mi chiami per nome e mi ri-conosci, posso sentire chi sono e come tale offrirmi ai miei fratelli per offrirmi a te.
Solo in questa pienezza posso cominciare a muovermi e scegliere di venire dietro a te, di prendere la mia croce, di seguirti perdendo per te quella vita che tu mi ridoni, nobilitata e colma di grazia.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni la sensazione di non essere intera/o mi ha ostacolata/o?
Quale luogo della mia vita mi fa sentire accolta nella mia pienezza?
Quando ho sentito che davvero “perdere la vita” per il Signore mi ha dato vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Marzo
2022
Tu tienimi
commento di Lc 9,22-25, a cura di Verena M.