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Che anno è? Che giorno è?
Questo è il tempo di vivere con te.
Lucio Battisti, I giardini di marzo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,17-27)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Mi lascio ispirare
Alla richiesta di questo ragazzo che con coraggio gli corre incontro e gli si getta ai piedi, Gesù risponde posandogli addosso il suo sguardo d’amore, assoluto e reale. In questo istante in cui il tempo si ferma e ogni cosa prende il suo posto, la nostra umanità incontra il suo creatore e ritrova se stessa.
Gesù osa chiedere l’impossibile: “vendi tutto quello che hai e vieni con me”. Infatti è proprio lui, Gesù, l’unica cosa indispensabile di cui mai liberarsi.
A chi sperimenta l’insoddisfazione di vivere solo osservando alcune buone norme di comportamento, Gesù chiede di donare agli altri e al mondo la propria vita e, fragile tra i fragili, si espone al rifiuto.
Sarà lui a non rifiutarsi di dare tutto se stesso perché il nostro desiderio di vita piena possa finalmente realizzarsi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni mi capita di sentire lo sguardo di Gesù su di me?
Che tipo di sguardo ho sulla realtà e sugli altri?
Che atteggiamento ho verso le regole?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Febbraio
2022
Sì o no?
commento di Mc 10,17-27, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani