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Il Bianco non è una mera assenza di colore, è una cosa brillante e affermativa, è feroce come il rosso, è definitivo come il nero. Dio dipinge in molti colori; ma Egli non dipinge mai così magnificamente, mi verrebbe da dire quasi grandiosamente, come quando dipinge di bianco.
G.K. Chesterton
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 9,2-13)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».
Mi lascio ispirare
Vogliamo vedere tutto ben definito, ma Dio si rivela nel bianco candido e noi pensiamo che sia assenza.
Il bianco è il colore della presenza, la possibilità di andare oltre, di scoprire al suo interno tutte le sfumature dei colori. Il bianco è la possibilità di risvegliare tutti i sensi, di mettere in moto l’immaginazione ed entrare con tutti noi stessi nel Mistero di Dio. Il bianco ci obbliga a non fermarci, ci inserisce in una dimensione che è più grande di noi e che ci trascende. Ci mette in relazione con l’Assoluto, ci permette di essere alla presenza di Dio, di sentire la sua vicinanza e la sua voce.
In questa dimensione ci sentiamo cercati da Dio, è lui che ci viene incontro e che ci rivolge le sue parole d’amore, ci sentiamo prediletti, amati. Non siamo noi che cerchiamo Dio, ma è Dio che ci viene a cercare e proprio quando tutto sembra bianco e vuoto, se apriamo il nostro cuore e risvegliamo i nostri sensi, possiamo percepire la Sua presenza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti aiuta a entrare nel Mistero di Dio?
Quali parole Dio ti sta rivolgendo?
Quando ti senti creatura amata e prediletta da Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Febbraio
2022
Bianco candido
commento di Mc 9,2-13, a cura di Chiara Selvatici