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Vivi le domande ora. Forse poi, in qualche giorno lontano nel futuro, inizierai gradualmente, senza neppure accorgertene, a vivere a tuo modo nella risposta.
Rainer Maria Rilke
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 18,1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Mi lascio ispirare
Mi chiedi di chiedere, Signore, e non perché tu non conosca i miei bisogni o non sia abbastanza attento da notare le mie mancanze, né perché sia necessario lusingarti per convincerti. Non di certo perché il tuo cuore sia duro, le tue orecchie chiuse o i tuoi occhi ciechi. Mi insegni a chiedere perché il mio cuore non sia duro, le mie orecchie chiuse o i miei occhi ciechi.
Mi insegni a chiedere perché formulando la domanda tu in qualche modo cominci già a donarmi la risposta. Proprio mentre metto a fuoco il mio bisogno per esporlo comincio a colmarlo, perché dare i nomi ai desideri è il primo passo per renderli reali.
E allora se imparo a chiedere imparo una fede che mi insegna a stare nell’oggi proprio come nel regno dei cieli.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che cosa mi chiedi di chiederti, oggi?
Quale bisogno ha cominciato a colmarsi già quando è stato espresso?
Quale luogo della mia vita mi chiama ad avere il coraggio di chiedere?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Novembre
2021
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commento di Lc 18,1-8, a cura di Verena M.