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Hai mai provato la sensazione di essere lì, a bordo di un precipizio e non sapere che fare? Tra fare un passo indietro e lasciarti andare, scegli di lasciarti andare, se non ti è dato di trovare un solido terreno, credimi, imparerai a volare.
Paulo Coelho
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,17-30)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
Mi lascio ispirare
Desiderare la felicità – essere veramente felici: a volte il desiderio non per forza corrisponde alla sua facile realizzazione. “Quanto è difficile entrare nel regno di Dio!”. Ce lo dice lo stesso Gesù! Siamo cercatori di senso e uomini e donne che desiderano mettersi in gioco per la gioia piena, ma questo implica un impegno e la disponibilità a vivere delle tappe di passaggio, essere capaci di lasciare andare tutto quello che ostacola questo nostro progetto di vita.
Purtroppo però, lasciare andare è davvero difficile. Le cose del passato anche quando ci lasciano tristi possono tenerci ancorati ad esse semplicemente perché è tutto quello che sappiamo. Ciò che non conosciamo ci fa paura, ci manca la terra sotto i piedi, mentre il conosciuto almeno ci fa sembrare di essere in piedi… ma curvi e senza sorrisi da condividere con gli altri.
A volte questi attaccamenti sono relazioni tossiche, a volte la paura del futuro, a volte la sfiducia in noi stessi, il bisogno incolmabile di amore… tante cose ci legano. Ma questo legame non è per sempre, perché col suo sguardo Gesù ci cerca, ci osserva come un folle amante in attesa e ci propone di abbandonare i pesi e le sicurezze per l’incredibile avventura verso la vita. Ci propone la libertà.
Lasciando tutto ciò che ostacola lo sguardo di Gesù sul nostro io più vero, avremo la vita in abbondanza e le sicurezze a cui rinunciamo saranno il nostro centuplo. Perché “tutto è possibile a Dio”.
sr Ilaria de Lillo S.A.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali attaccamenti faccio fatica a lasciare?
Perché ho paura di lasciare?
Quando, lasciando qualcosa, ha sentito di ricevere il centuplo che mai avrei immaginato?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Ottobre
2021
Lasciar andare
commento di Mc 10,17-30, a cura di Ilaria De Lillo