Ph. from Pikrepo -
Regina: Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Specchio: Bella, tu sei bella oh mia Regina, ma attenta: al mondo una fanciulla c'è, vestita sol di stracci, poverina, ma ahimè, assai più bella è di te!
Biancaneve e i sette nani
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,18-22)
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Mi lascio ispirare
Dopo avere inviato i dodici, dopo avere compiuto molte guarigioni, dopo aver nutrito la folla condividendo pani e pesci, anche Gesù ha bisogno di uno spazio suo, di silenzio, di preghiera. Dopo tanto relazionarsi al di fuori, ha bisogno di relazionarsi con sé stesso e col Padre.
Fare il punto, trovare (anzi cercare, un passo oltre) la propria identità.
E, come spesso accade, il tempo di silenzio porta più domande che risposte.
Cercarsi negli altri, come guardandosi allo specchio, per scoprire se quello che noi vediamo è anche quello che vedono gli altri. Chi sono io per te? La risposta della folla è quella del già visto, già passato. La risposta di Pietro, invece, segna più un’aspettativa: io ti seguo perché in te riconosco l’unto, il prescelto di Dio (dal gr. khristós “unto”, a sua volta traduzione dell’ebraico māshīaḥ, attributo dei sovrani eletti da Dio). Qualcuno di importante, che farà cose importanti e che sarà riconosciuto in quanto tale.
Ma la preghiera di Gesù ha riportato un riflesso diverso: è qui che si svela il piano di Dio, qui che si rovescia la prospettiva della fede. Non un re, ma un figlio. Non qualcuno che verrà glorificato, ma che verrà umiliato, ultimo fra gli ultimi, per accoglierci tutti e ciascuno. Quanto ci vorrà, Pietro, per comprenderlo davvero?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
E io a cosa voglio credere?
Che Dio mi aspetto?
Davanti allo specchio di Dio, io chi sono?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Settembre
2021
Allo specchio
commento di Lc 9,18-22, a cura di Francesca Carraro