Photo by Yasser Mutwakil on Unsplash -
Una domanda o è una domanda di vero o è una falsità. Se è una domanda di vero aggiunge bellezza anche alla bellezza più grande.
Luigi Giussani
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,7-9)
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Mi lascio ispirare
Solo qualche domenica fa Gesù chiedeva ai suoi discepoli chi fosse lui secondo la gente e chi secondo loro. Oggi è Erode a chiedersi chi sia quest’uomo di Nazareth. Certamente anche noi ci portiamo dentro questa domanda.
Ma oggi, forse, sono le risposte a metterci in cammino.
La gente che risponde non ha un nome, non ha un volto. Erode cerca un confronto ma alla fine ritorna su se stesso e su quello che già sa («Giovanni, l’ho fatto decapitare io»). La domanda è sempre la stessa: “voi chi dite che io/lui sia?”. La risposta cambia a seconda dell’intimità che si ha con l’interlocutore.
Il tempo e le esperienze trascorse con Gesù gli permettono di vedere l’essenziale e di dirlo con molta semplicità. La gente invece dà le risposte di sempre, risposte lontane, le une uguali alle altre – «Elia!․․․ uno degli antichi preferiti». La vita insegna a Erode che la verità non è un bene di consumo, il “pubblico da casa” non può dargli la risposta pronta.
Ed Erode pare abbia capito, la sua storia ricomincia da quella delusione «e cercava di vederlo».
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
A chi rivolgi le domande che ti abitano?
Custodisci una risposta particolarmente significativa per te?
Ricordi qualche risposta particolarmente deludente? Cosa cercavi e cosa hai ricevuto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Settembre
2021
Nessuna risposta pronta
commento di Lc 9,7-9, a cura di Matteo Palma