«Mettiamo che devi andare in California, e costa 100 dollari. Ne hai 15. Non è abbastanza. Quindi li dai via, li dai a un povero. Ecco che subito te ne arrivano 25, ma non è abbastanza: l’unica cosa che puoi fare è darli via. Lo stesso con 75, non è abbastanza. Dì al Signore che ne vuoi di più, e dalli via senza pensarci. Ed ecco che ti arriverà il centone, avrai quello di cui hai bisogno. O magari ti arriverà qualcos’altro. Ma tu semina, semina! Chi semina poco, raccoglie poco».
The Long Loneliness, Dorothy Day
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 6,27-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Mi lascio ispirare
Mi fermo e penso a una persona, una realtà che mi è nemica. Quella persona che mi ha trattato male, quella situazione di blocco, quella realtà su cui avevo investito tanto e non mi sta dando niente․․․
Che senso hanno le parole di Gesù? Come posso ignorare tutto questo? Continuare a donarmi proprio lì dove soffro e non sembra nascere nulla di buono? Pregare proprio per i nemici? Diciamocelo: non possiamo, sarebbe solo ipocrisia, finto perdono. E, onestamente, aveva proprio una bella faccia tosta Gesù a dire «Amate i vostri nemici» alle persone affamate, maltrattate, oppresse che aveva di fronte. Devo amare e servire quello sfruttatore, dare tutto a quell’approfittatore․․․ E a me, Signore, non ci pensi?
I consigli di Gesù, apparentemente folli, si comprendono alla luce della sua esperienza di una vita profondamente radicata in un amore più potente. Se sono certo che il Padre mi ama così come sono, allora posso dire bene anche di chi dice male di me, perché non dipendo dal suo giudizio; se sono certo che il Padre mi garantisce giorno per giorno tutto il necessario, allora posso prestare senza sperarne nulla, porgere davvero l’altra guancia.
E come sempre, la parola di Dio non è mai semplicemente “giusta”, ma sempre anche conveniente, buona per la mia vita. Perdonare chi non lo merita e dare senza misura non sono sforzi eroici che il Signore ci richiede per essere “buoni con gli altri”, ma passi necessari a liberare il cuore da quello spirito di appropriazione e di pretesa che rende meno bella la nostra vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è il mio nemico?
Per quale aspetto della mia vita voglio chiedere al Signore la libertà e la serenità che vengono da lui?
Quando ho sperimentato che perdonare dà pace?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Settembre
2021
Indifesa fiducia
commento di Lc 6,27-38, a cura di Comunità Centro Poggeschi