Vasilij Kandinskij, Composizione VIII -
Un dettaglio è un tesoro. […]
Non c’è tesoro più grande di un piccolo dettaglio.
Un solo, minuscolo dettaglio può illuminare una giornata.
Un solo minuscolo dettaglio può cambiare il mondo.
Germano Zullo, Albertine
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 25,14-30)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Mi lascio ispirare
Il protagonista della parabola prima di tutto “chiama” e “consegna i suoi beni” ai suoi servi. Ogni giorno, chiamandoci alla vita, il Signore ci consegna tutto ciò che di buono e bello è e ha in sé, a ciascuno in modo particolare, secondo le proprie possibilità.
Ecco allora che a noi è data l’opportunità di scegliere cosa farne: tenere stretto ciò che abbiamo ricevuto per paura che possa andare perduto oppure donare a nostra volta senza riserve e quindi moltiplicare e moltiplicare. Come accade per il respiro che solo se lasciato andare ci dona continuamente vita, così avviene per l’amore: trattenerlo porta alla morte, donarlo genera vita nuova.
Il terreno principale su cui si gioca questa partita apparentemente semplice, ma talvolta segnata da momenti di grande lotta interiore, sono soprattutto le piccole cose che accadono quotidianamente. La cartina al tornasole, come spesso accade, è la gioia: il Signore, infatti, ricompensa la fedeltà e la bontà dei suoi figli condividendo la sua stessa gioia.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni per paura rischio di trattenere solo per me i doni che ho ricevuto?
Quale immagine di Dio prevale nel mio cuore?
In che modo vedo nella bellezza degli altri il riflesso della bontà di Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Agosto
2021
Ogni piccolo particolare
commento di Mt 25,14-30, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani