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Coloro che non possono cambiare idea non possono cambiare niente.
G. B. Shaw
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 6,1-6)
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: “Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?”. Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Mi lascio ispirare
Gesù torna nei luoghi in cui è cresciuto, che lo hanno visto bambino, poi ragazzo, giovane adulto, artigiano alle prime armi nella bottega del padre e poi uomo esperto.
Tutto in quel luogo parla del passato con la famiglia semplice e dignitosa, le case e i sentieri del villaggio, i tratturi che attraversano i campi, le piccole botteghe e i luoghi dove ci si ritrova nel piccolo abitato, per festeggiare, discutere o riposare a fine giornata, la sinagoga…
Ogni angolo ricorda altre parole, altri gesti, le risate, i momenti di preoccupazione o anche di tristezza. Della vita di un uomo di trent’anni nella Palestina occupata dall’Impero Romano c’è tanto da ricordare.
Gesù è lui, l’uomo della memoria e al tempo stesso non è più lui, perché le parole che pronuncia e le azioni che compie sono assolutamente nuove, esprimono un cambiamento netto e indefinibile, sicuro e difficilmente classificabile. Come ogni mutamento, quanto più è sottile tanto più è profondo.
L’incredulità che incontra non lo ferma, lo meraviglia e forse lo rattrista, ma non lo blocca. E così continua a camminare. Chi è quest’uomo?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti è capitato di percepire la diffidenza altrui di fronte ai cambiamenti che desideravi per te stesso?
Che cosa ti ha aiutato a non farti bloccare?
Quale mutamento o riforma che desidereresti compiere oggi o portare avanti con uno slancio rinnovato? Che cosa chiederesti al Signore oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Luglio
2021
Chi è quest’uomo?
commento di Mc 6,1-6, a cura di Diego Mattei SJ