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Dalle ferite più belle non sprizza sangue, ma luce a fiotti. E non si ha il diritto di toccarle se non con mani altrettanto ferite e piene di luce.
Fabrizio Caramagna
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,1-4)
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
Mi lascio ispirare
Dopo le Parole, il discorso della montagna appena concluso, con questi versetti si dà inizio alle azioni salvifiche del Signore Gesù. Dopo aver detto come sarà il Regno di Dio, la nuova socialità possibile ai con-morti e con-risorti con Cristo. Ora Gesù, letteralmente, mette mano alla sua opera iniziando a ri-plasmare un’umanità nuova.
Gentilezza infinita di un Dio che ti chiede di esprimere ciò che desideri, prima di ricomporre in armonia le lacerazioni, non solo cutanee, della tua persona. Lascia che risuoni nel fondo del tuo cuore quel “lo voglio”; bramo di renderti il più bello/a dei figli dell’uomo!
Un gesto che non cerca risonanze mediatiche, infatti, il Signore impone il silenzio nei suoi riguardi e la pubblicità presso le autorità religiose. Una guarigione che riapre a una vita sociale risanata. Finalmente questo figlio potrà recarsi al Tempio con i suoi fratelli per rendere lode, riverire e mettersi al servizio del Padre celeste. Lasciati conquistare da questo ri-Creatore che ha occhi, cuore e mani solo per te!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quanto le mie azioni confermano e rafforzano il mio dire? Quanto lo rendono evanescente ed insignificante?
Quali ferite vorresti veder scomparire sotto le mani amorevoli di Gesù?
La passione di Gesù per me accende la mia lode? Genera amore pieno di rispetto che si traduce in cura fattiva del mondo che mi è affidato?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Giugno
2021
Ri-creazione
commento di Mt 8,1-4, a cura di Narciso Sunda SJ