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Volete cambiare il mondo? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di venire trasformati per primi? Ma come si ottiene il cambiamento? Attraverso l'osservazione. Attraverso la comprensione. Senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere.
Anthony De Mello
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 7, 1-5)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Mi lascio ispirare
Chiamati a camminare insieme, a condividere la quotidianità della strada e del viaggio, siamo per i fratelli tramite dell’amore del Signore. Senza giudizio, senza misura il nostro amore sia accoglienza. Perché come noi questi fratelli sulla strada incontrano inciampi, come noi questi fratelli davanti alle ferite si sentono impotenti. Come noi hanno i piedi stanchi.
E allora non ci sia giudizio nella mano tesa in aiuto, non ci sia misura nell’amore versato.
Chiediamo al Signore occhi limpidi e puri, affidiamo a lui il peso delle travi che ci offuscano la vista e affossano il cuore. Chiediamo di imparare a guardare a noi stessi e ai fratelli con lo stesso sguardo – privo di misura, privo di giudizio – con cui ci guarda il Signore. Non ci sia trave, non ci sia pagliuzza: facciamoci tramite del suo sguardo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale pagliuzza mi ha fatto dimenticare le mie travi?
Il peso di quale trave affido al Signore?
Da quale giudizio vorrei alleggerirmi il cuore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Giugno
2021
Senza giudizio, senza misura
commento di Mt 7, 1-5, a cura di Verena M.