Ph. from Piqsels -
Cristo non è un accessorio in più aggiunto al Mondo, un ornamento, un re come lo consideriamo, un proprietario. Egli è l’alfa e l’omega, il principio e la fine, la pietra delle fondamenta e la chiave di volta, la Pienezza e colui che sazia.
Pierre Teilhard De Chardin
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,24-34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Mi lascio ispirare
Dio vuole per noi l’abbondanza, il di più che riempie e rende bella la vita. Le preoccupazioni a volte ci fanno guardare al futuro con apprensione, impedendoci di vivere l’oggi, non ci fanno gustare la presenza costante di Dio con la sua cura per i dettagli “inutili”, che danno gioia e bellezza. Dio sa che cosa desideriamo di più nel profondo, di cosa abbiamo bisogno e al momento opportuno ce lo dona.
Le preoccupazioni per il quotidiano, come dice il Vangelo, per il vestito, per il cibo, per il bere, a volte rischiano di occupare i nostri pensieri e le nostre giornate, ma Gesù ci ricorda che Dio sa molto bene di cosa abbiamo bisogno, ha creato per noi l’Eden e ce lo ha donato.
L’abbondanza di Dio però non è un’abbondanza di cose materiali, che se ben ci pensiamo non mancano mai nella nostra vita, ma un’abbondanza di vita, di pienezza, un’eccedenza che ci fa sentire tutto l’amore di Dio. Rischiamo di avere le mani piene di cose, ma il cuore vuoto, di non avere gioia e pace interiore. Gesù ci ricorda di cercare il Regno di Dio e la giustizia, cioè di vivere già nell’oggi il Regno di Dio, di essere promotori della giustizia, dell’amore.
Vivere l’oggi della relazione con Dio, della presenza di Dio che dona pienezza alla nostra quotidianità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che cosa mi preoccupa in questo periodo? Di che cosa sento la mancanza?
Dove riesco a percepire la cura di Dio per me, il di più che mi dona?
Come cerco il regno di Dio e la sua giustizia?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Giugno
2021
In aggiunta
commento di Mt 6,24-34, a cura di Chiara Selvatici