Ph. Milena Acquafredda -
La riconciliazione porta sempre la primavera all’anima.
Roger Schutz
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,20-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Mi lascio ispirare
Quante volte ci siamo adirati con qualcuno? Tante. E abbiamo fatto pace? Certe volte sì, altre no.
Oggi Gesù ci dice che, prima di accostarci a lui, prima di ricevere la sua pace, il suo corpo e il suo sangue, è necessario riconciliarsi. Non sempre è facile compiere questo passo, ma è essenziale per diventare liberi di credere e amare Lui.
È difficile spesso riconciliarmi con il presente, ma anche con il passato: c’è bisogno di fare pace con i fratelli, ma soprattutto con me stesso perché il primo a essere perdonato dei miei peccati sono io. Solo così posso dire: “Abbà, Padre!”.
Quante volte, o Signore, vengo davanti a te senza aver perdonato nessuno, con un cuore carico di problemi, carico di preoccupazioni, appesantito… e quante volte tu educhi il mio cuore facendomi prendere coscienza di quando il mio sguardo è separato dal fratello.
Aiutami, Signore, a parlare al suo cuore per potergli donare stima, riconciliazione, pace ancor prima di andare incontro a lui e a Te.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando, pur non uccidendo, non ho rispettato la dignità dell’altro?
Quali giudizi sugli altri posso prevenire e quali miei comportamenti posso preparare al perdono?
Che cosa chiedo al Signore Gesù pregando su queste parole?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Giugno
2021
La pace prima della pace
commento di Mt 5,20-26, a cura di Milena Acquafredda s.a.