Ph. from Piqsels -
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Erri De Luca
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 12,38-44)
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Mi lascio ispirare
Entro nella preghiera: mi stacco dal tempo e dai pensieri precedenti fermandomi, quietandomi e invocando lo Spirito Santo per sentire e capire quanto il Risorto mi vuole dire.
Tanti ricchi… molte monete. È paradossale: ci sono molti che danno tanto. Bill Gates, Elon Musk e tanti altri tirano fuori milioni di dollari… ma non se ne accorgono, mentre molti lo sanno, perché lo fanno sapere. Una vedova povera… due monetine. Nessuno la vede, nessuno la nota: solo Gesù. Tutti hanno gettato parte del loro superfluo… lei invece tutto quanto aveva per vivere.
Entro nella scena: guardo le gente ricca e benvestita, osservo gli sguardi ammirati dei presenti, ascolto le trombe che i sacerdoti fanno suonare davanti a chi fa l’elemosina. Vedo una vecchietta, dopo che la gente è andata via, butta un’offerta; nessuno sa, nessuno vede, nessuno si accorge. Tranne Gesù.
Rifletto: il potere della lode della gente su di me, il potere mio di agire per celebrare me stesso. Posso compiere opere buone per esaltare me stesso, non per aiutare gli altri. E ancora: qual è la moneta che solo io posso dare?
Esco dalla preghiera chiedendo a Dio nostro Signore grande generosità, e non grettezza e avarizia, nel rispondere alla sua grazia. Qui dirò un Padre nostro.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali due monetine getti oggi?
Che potere ha la gente su di te?
In quale luogo della tua vita hai bisogno di più generosità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
5
Giugno
2021
La balorda aritmetica del buon Dio
commento di Mc 12,38-44, a cura di Ottavio De Bertolis SJ