Andrej Rublëv, Trinità -
Quando moriremo non ci verrà chiesto se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili.
Beato Rosario Angelo Livatino
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Mi lascio ispirare
Ci sarà capitato di accompagnare qualcuno che amiamo in stazione e di salutarlo prima di un lungo viaggio. Negli ultimi momenti prima della partenza, si cerca di lasciare loro una parte di noi, racchiusa in un abbraccio o in una parola. Cerchiamo di lasciare loro l’essenziale, attraverso una raccomandazione, un incoraggiamento, o un semplice “ti voglio bene”.
Con le parole di oggi si conclude il Vangelo di Matteo. Il Signore incontra, per l’ultima volta, i discepoli e lascia loro la sua eredità.
In questo incontro Gesù rivela ai discepoli il senso di ciò che hanno vissuto, affida loro un compito, assicura la Sua presenza, una presenza diversa ma fedele, fino alla fine. Fino a quando il fine non si sia compiuto. Fino a quando la sua Parola e i suoi insegnamenti non avranno raggiunto tutti i confini della terra.
In questo abbraccio il Signore rivela il suo potere. Un potere che non schiaccia, ma si inchina. La sua eredità è il servizio. Il suo insegnamento, una testimonianza incarnata nella quotidianità. La sua assenza, una presenza fedele. Affida tutto questo ai suoi discepoli, nonostante le loro imperfezioni e i loro dubbi. Perché lo Spirito agisca in loro, fino a raggiungere i nostri giorni, fino a raggiungere noi.
Chi ha avuto la grazia di fare un incontro personale e intimo con il Signore, ha ricevuto la medesima eredità affidata ai discepoli. Non siamo chiamati a fare proseliti, ma a costruire relazioni. Nella nostra quotidianità, con tutti i popoli della terra, con lo Spirito che ci è stato donato e con la consapevolezza che Lui è con noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale spirito anima la tua vita di fede?
Quale eredità credi che il Signore ti abbia lasciato?
Quale eredità vorresti lasciare agli altri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Maggio
2021
Alla fine, il fine
commento di Mt 28,16-20, a cura di Maria Pia S.