- Ph. from Piqsels
E quale gran frutto vi sarebbe nella buona sorte se tu non avessi qualcuno che come te ne provasse gioia?
Cicerone
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 17,20-26)
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Mi lascio ispirare
Non può trattenersi, Gesù, perché non c’è misura, non c’è limite, non c’è recipiente che possa contenere questo Amore totalizzante e allora lo prega in ginocchio perché tutti, ma proprio tutti, possano sentirsi amati e fare festa insieme. È una gioia talmente bella che tutti devono provarla, va condivisa e la condivisione moltiplica la gioia.
Credetegli! L’Amore del Padre è reale, ed è per tutti, si propaga tra noi, e ci rende comunità. Nell’economia della salvezza di Dio, l’essere uniti nel legame indissolubile del suo amore è ciò che ci tiene in vita e ci permette di fare corpo contro le fatiche del quotidiano che possono toglierci la gioia.
Di fronte alla società che ci allontana sempre più l’uno dall’altro per far prevalere l’uno sull’altro, per creare divisioni e disuguaglianze dolorose che privano del diritto alla dignità, Gesù ci accompagna nel cammino opposto ed è un destino comune, non individuale: abbiamo tutti ricevuto l’infinito dell’Amore, in esso siamo un unico corpo, nel legame tra noi possiamo aiutarci a vicenda a sperare. Insieme, possiamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che modo accolgo le gioie con chi ho accanto?
Quando ho sentito di essere portato dalla preghiera dell’altro per me?
Come mi sento responsabile, uno tra altri, in una comunità di figli amati?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Maggio
2021
Fratelli tutti
commento di Gv 17,20-26, a cura di Ilaria De Lillo