- Photo by Billy Pasco on Unsplash
Amo queste piccole fantasie, eppure le amerei di più se non fossero davvero così fantasiose come sembrano essere – ho fantasticato così tante volte e così tante volte sono tornata a casa per scoprire che erano solo fantasie che ho quasi paura di sperare in ciò che desidero tanto.
Emily Dickinson ad Abiah Root
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Mi lascio ispirare
Ti rendo lode, Padre, Signore di ogni istante di questa mia vita e di ogni zolla di terra che i miei piedi calpestano, perché ogni volta che è buio poni nel mio cuore il desiderio della luce.
Quando il desiderio nasce in te e da te riscopro il gusto dell’attesa, dell’amore, della libertà. Quando invece che dal desiderio il cuore è attanagliato dal bisogno, allora mi allontano. Ma ogni volta che pretendo di sapere solo per sapere e non per amare, ogni volta che rivendico per trattenere e non per donare, ogni volta che la richiesta mi fa prigioniera, ogni volta tu t’accosti e con pazienza mi riconduci al tuo cuore.
E allora ti conosco, finalmente: ti conosco e ti riconosco nel volto di ciascuno dei tuoi figli. Non c’è allora stanchezza o oppressione che freni i miei passi, in te trovo ristoro: in te ogni passo crea energia piuttosto che consumarne, ogni parola prepara vita.
Sto con te, Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza: «tutto, tutto mi hai dato». Nel tuo cuore ricordo: tutto sia per amore dell’amore e per nessun altro fine che non sia l’amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando mi sono sentito prigioniero dei miei bisogni?
In quale occasione ho sentito di poter chiedere con libertà?
Quale fatica fatta per amore mi ha fatto sentire “ricaricato”?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Aprile
2021
Tutto, tutto mi hai dato
commento di Mt 11,25-30, a cura di Verena M.