Bernard Gagnon, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons -
Se in uno stadio, in una notte buia, una persona accende una luce, si intravede appena, ma se gli oltre settantamila spettatori accendono ciascuno la propria luce, lo stadio si illumina. Facciamo che la nostra vita sia una luce di Cristo; insieme porteremo la luce del Vangelo all’intera realtà.
Papa Francesco
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 16, 9-15)
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
Mi lascio ispirare
Oggi veniamo posti davanti a diverse scene condensate: l’apparizione a Maria di Magdala, l’apparizione ai due pellegrini di Emmaus, l’apparizione agli undici. L’evangelista sottolinea che Gesù si è “rifatto vivo”, è una presenza – e invita ad andare da altri.
Incredulità e durezza di cuore sono gli ostacoli più forti e ricorrenti all’accoglienza della verità, offuscano anche la fede e generano una specie di ottusità dello spirito. Gesù con le sue ripetute apparizioni vuole confermare i suoi nella fede, dare loro la certezza della sua risurrezione perché poi dovrà affidare a loro il mandato di esserne gli annunciatori e i testimoni. «E disse loro: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura».
Appare chiaro che quella fede dovrà irradiarsi verso il mondo intero e i veicoli saranno gli apostoli e i loro successori in prima persona e con loro tutti i credenti, perciò riguarda tutti noi il mandato missionario e la crescita del regno di Dio! Dipendono da tutti e da ognuno e il motore è riconoscere la presenza del Risorto nella nostra vita e accogliere il suo invito.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni ho scoperto che il Signore risorto è presente nella mia vita?
Quando mi è accaduto di essere più incredulo/a?
Quale invito personale a parlare, raccontare di Lui sento in questo momento?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Aprile
2021
Presenza che diventa missione
commento di Mc 16, 9-15, a cura di Enrica Bonino s.a.