-
La speranza. Una porta che si apre su una stanza senza porte.
Mirko Badiale
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 7,7-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa, infatti, è la Legge e i Profeti».
Mi lascio ispirare
Chiedere – cercare – bussare․․․ ecco il programma apostolico di Gesù! Essenziale, facile da memorizzare e che oggi ci offre la possibilità di metterci in cammino. Sono i verbi del pellegrino, atteggiamenti che aiutano a dare nome ai propri limiti e desideri.
Chiedere ci aiuta a riconoscere di essere mancanti, la pienezza della nostra vita passa per la capacità dell’altro, con la a maiuscola e minuscola, di risponderci. Farsi responsabile, prendersi a cuore la vita altrui permette alla Bella Notizia di irradiarsi, portando linfa vitale fin nelle zone più periferiche. Il saper formulare la propria richiesta, in definitiva, esprime la capacità di manifestare, di testimoniare, ciò che rende ardenti i nostri cuori! Lascia che il tuo chiedere evangelizzi il contesto vitale che abiti.
Cercare mette in movimento ed aguzza l’ingegno, di solito, cerchiamo fra ciò che abbiamo sottomano, sapendo che ciò che a cui aspiriamo è presente, ma celato alla vista! Cercare implica la capacità di trascendere, di andare oltre le apparenze. Ma la ricerca è dinamizzata e resa oltremodo feconda, dall’assoluta fiducia nell’esistenza del cercato. Si comprende, quindi, che la capacità evangelica di scoprire la presenza di Dio nella nostra vita, ed in quella delle persone a noi prossime, passa per la profondità della nostra fede! Così il Signore nell’invitarci alla ricerca ci allena a chiedere e a vivere una crescente fiducia in lui e in noi stessi.
Bussare alla porta, fisica o del cuore, esprime il desiderio di essere accolti. Quante volte le porte dell’amore, della felicità, della gioia della condivisione sono rimaste chiuse per la paura di disturbare. Talvolta il timore di non ricevere accoglienza, di essere abbandonati a noi stessi ha paralizzato le nostre dita, davanti a campanelli non suonati o numeri di telefono non composti. È come se il Signore oggi ci pregasse di chiedere accoglienza, perché chi avrà la bontà di aprirci riceverà, attraverso noi, la sua visita; e noi stessi faremo esperienza della gioia che dona accogliere il Cristo, che sempre sta alla nostra porta e bussa!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni sono capace di riconoscere la mia fragilità? Cosa mi trattiene dal chiedere d’essere aiutato/amato?
Quali delle mie ricerche sono animate dalla fiducia nella divina provvidenza? Quali sono sfiduciate, desolate e infruttuose?
A chi sono capace di chiedere accoglienza? Quando è stata l’ultima volta che hao accolto qualcuno che non aspettavo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Febbraio
2021
Chiedi, cerca, bussa!
commento di Mt 7,7-12, a cura di Narciso Sunda SJ