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La vita non necessita di essere mutilata per essere pura.
Simone Weil
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1,40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Mi lascio ispirare
A volte mi capita di pensare a quanto sarebbe tutto molto più semplice se potessimo vedere com’è veramente dentro una persona, come si sta nella sua pelle. Nell’ipotesi più ottimistica riuscire a vedere che tutti ci portiamo addosso la nostra parte di impurità che ci divide, ci fa cadere a pezzi, ci renderebbe più compassionevoli gli uni verso gli altri. Oppure ci lasceremmo sopraffare dal senso di vergogna per noi stessi, fino a ferirci con uno sguardo di disprezzo?
Oggi sono io quel lebbroso, mi sento come una maledizione di carne, sono il rifiuto, una cosa rotta, sono la morte che contagia, e sono stanco, stanco di dovermi sempre tenere a debita distanza. Ho sentito parlare di te, ed è per questo che stavolta muovo un passo nella tua direzione. Oggi voglio essere quello che rovina con un tocco perché il tuo sguardo mi è insopportabile. Il tuo sguardo di commiserazione, di pietà, di disgusto, di indifferenza. Ma mentre mi avvicino capisco che non c’è nulla di tutto questo in te, e mi arrendo, cado su me stesso. E sei tu a toccarmi, a volermi toccare, a guardarmi con amore così come sono. Di colpo il dolore passa.
Il Signore non pretende che le cose siano perfette per iniziare ad amarle. Come faccio a non dire niente a nessuno di quello che mi è accaduto? Non c’è tempo da perdere per fermarsi a ratificare tutto, devo correre a dire a tutti che è già ora tempo di amarsi. Non mi accorgo che questa singola carezza il sacrificio l’ha richiesto eccome, e l’ha fatto quest’uomo che ora ha preso il mio posto al confine della morte, è rimasto lì ad aiutare altri a passare dall’altra parte della vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Se ti si potesse vedere dentro, cosa si vedrebbe?
Quando ti diventa insopportabile lo sguardo di chi ti ama?
Che effetto fa sentirsi dire “così come sei”?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Febbraio
2021
Oggi sono io
commento di Mc 1,40-45, a cura di Caterina Bruno