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Per restare libero, cambiare.
Alex Baroni
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 7,24-30)
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
Mi lascio ispirare
C’è una donna, estranea e straniera. Non è dei nostri secondo Israele. Ma è una donna anche lei, come quelle di Israele. L’esperienza di sua figlia modifica qualcosa in lei. Quella sofferenza è la prova attraverso la quale il suo cammino interiore matura.
Questo capita anche a noi. Finché non siamo messi alla prova, tendiamo a vegetare nel nostro stato. Abbiamo tanti appigli. Non maturiamo.
Quando siamo finalmente senza più certezze e appigli, allora siamo spinti a muoverci. E quel muoversi non è meno vero solo perché è nato in risposta a un evento. La bontà dell’albero si vede dai frutti, non dalle radici, anche se le buone radici fanno la salute dell’albero.
Come la donna, anche Gesù cambia. Cambia incontrando questa donna. In principio si tiene fermo sulla sua missione, ha ben chiaro cos’ha da fare e a chi è rivolto il suo operare. Eppure in quell’incontro prende coscienza del fatto che anche quella donna è destinataria della sua salvezza.
Gesù che cambia idea! Fosse stato coerente, irremovibile, avrebbe allontanato la donna. La sua non è una questione di principio. Gesù vive costantemente il suo rapporto con il Padre. È attraverso quel rapporto che si raffinano il suo essere e il suo agire.
Questo rapporto prevede umiltà e libertà. Così Gesù anche a noi propone di essere:
umili per non essere irremovibili ma rimetterci continuamente in discussione;
liberi per poter cambiare idea, non dimenticandoci a cosa siamo chiamati.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono i principi ai quali non potresti rinunciare per nulla al mondo? Da dove nascono?
Cosa accadrebbe se quei principi, quei capisaldi della tua vita, vacillassero?
In che occasioni hai modo di curare il tuo rapporto con Dio, per rimettere in prospettiva le tue decisioni?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Febbraio
2021
Cambiare
commento di Mc 7,24-30, a cura di Ettore Di Micco