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L’importante non è essere tanti,
l’importante è essere accesi.
Bartolomeo Sorge SJ
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 4,21-25)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Mi lascio ispirare
Oggi Gesù ci parla del suo regno tramite un oggetto semplice: una lampada, anzi oggi forse ci è più familiare immaginare una lampadina. Ha forse un’utilità, se messa sotto un letto? No, ovviamente: ha senso solo se illumina le cose, le persone.
Così è anche per la nostra vita, che assume un senso solo quando è donata al mondo e si spegne se si rintana in piccoli interessi e puerili egoismi.
Non temiamo una vita luminosa, anche se sarà un po’ più “scomoda”: sarà luce per il mondo e vita vera per me!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho sentito una gioia nel mio cuore, che mi ha reso luminoso?
In quale luogo della mia vita mi sento luce per gli altri?
Quali mie parti “buie” affido oggi al Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Gennaio
2021
Molte scintille, un solo fuoco
commento di Mc 4,21-25, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani