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Ho amato fino alla follia, ma ciò che gli altri chiamano follia per me è l'unico modo di amare.
Françoise Sagan
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 3,20-21)
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Mi lascio ispirare
Gesù è agli inizi della sua predicazione pubblica, fino ad allora aveva condotto la sua vita privata presso i “suoi”. Ciò che racconta e provoca e attira sempre più gente, alcuni addirittura si dicono disposti a seguirlo ovunque, altri sono già stati nominati apostoli. E questo può certamente stupire. La reazione dei “suoi”, però, stupisce ancora di più. Non lo riconoscono. E lui non riconosce loro.
Forse è esperienza comune quella di rientrare a casa dopo i primi periodi da “fuori sede” e cominciare a notare delle differenze di vedute, delle scomodità in posti e luoghi che prima frequentavano assiduamente e chiamavamo “casa”. Ma questo avviene spesso anche in momenti di forte rottura della nostra vita.
Tutto questo ci interroga. Interroga la nostra autenticità, ci fa dubitare di quello che eravamo o di quello che siamo. Su questo possiamo scegliere di prestare ascolto al Nemico e vederci divisi, portare al banco degli imputati il nostro passato e il nostro presente. Oppure potremmo avere uno sguardo radicalmente diverso: gesù è “folle” per i suoi, ma è nuova pienezza per molti. L’avvicinarsi di molti e l’autenticità di Gesù nel suo presente, sarà forse occasione di conversione anche per i suoi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando hai vissuto un’esperienza di forte frattura nella tua vita o ne stai vivendo qualcuna? Ricordi qualche ragione particolare di quell’evento?
Cosa ti ha consentito o impedito di ri-unirti con te stesso?
A chi affidi le tue rotture?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Gennaio
2021
Nuova pienezza
commento di Mc 3,20-21, a cura di Matteo Palma