Silhouette of two hands reaching for each other in help, welcome or to shake hands against a colourful blurred background with circular motion effect - Ph. from creativity103.com
In questo tempo dove tutto passa, dove tutto cambia,
Noi siamo ancora qua e non abbiam bisogno di parole
per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore
– ma ti solleverò tutte le volte che cadrai.
Ron, Non abbiam bisogno di parole
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 2,1-12)
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Mi lascio ispirare
Quello di oggi sembrerebbe un Gesù che provoca. Quel che è certo – lo sappiamo anche da quanto raccontato in precedenza – è che Gesù vuole liberare dal male, di qualunque tipo. E ormai la sua fama si sparge, le persone vogliono ascoltarlo, vogliono vederlo, si accalcano, perché sentono che qui finalmente c’è qualcuno che prende seriamente in considerazione la loro vita.
Ma poi capita l’occasione, come in questo caso, in cui è Gesù stesso che vuol far uscire allo scoperto cosa c’è nei cuori delle persone che lo incontrano. E allora provoca. Perché sa benissimo che i suoi uditori, quelli “eruditi”, capiscono al volo cosa c’è in ballo all’affermazione di Gesù sul perdono dei peccati: la potenza di Dio che si esplicita nei suoi gesti, nelle guarigioni, nell’apertura dei cuori e delle speranze di vita.
E non servono parole per coloro che vedono in lui chi ha autorità, chi può dare speranza. Né gli accompagnatori, né il paralitico dicono nulla, si affidano allo sguardo di Gesù che sa riconoscere la loro fede. Altri parlano, e obiettano, perché – comprensibilmente – quest’uomo fa saltare gli schemi della religiosità corrente: un uomo non può essere Dio! Invece questa verità incredibile, indicibile, talvolta inaccettabile, è proprio quella che Gesù è venuto a proclamare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Su che punto mi provoca oggi il Signore?
Quale male, quale malattia potrebbe scoprire in me, in questo momento?
In quale occasione ho scoperto di non aver bisogno di parole per amare e dare sollievo e speranza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
15
Gennaio
2021
Un uomo (non) può essere Dio!
commento di Mc 2,1-12, a cura di Lino Dan SJ