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La via del tè è vivere con cuore straordinario la vita ordinaria, stringendo con le proprie mani madide di sudore ogni attimo del tempo che viene e passa. [․․․] Una mano piena non può stringere l’attimo del tempo che passa e inumidirlo di sudore. Quindi non può brillare.
Luciano Mazzocchi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1,14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Mi lascio ispirare
Gesù entra nella nostra quotidianità, viene da noi e ci chiama proprio là dove svolgiamo le nostre attività quotidiane.
A cosa ci chiama? A fare un certo lavoro? A cambiare lavoro? A cambiare luogo? A seguire un certo schema di comportamento? No.
Ci chiama innanzitutto a seguirlo. A seguire la sua Via.
I discepoli lo seguono immediatamente, si fidano. Come fanno? Non hanno nemmeno idea di dove voglia portarli! È il suo modo di chiamarli, di parlar loro, che li fa risuonare. Stimola in loro qualcosa che non possono ignorare. Rende urgente la necessità di seguirlo.
Non sembra sempre così immediato․․․ noi stessi a volte ci chiediamo dove siamo chiamati, a cosa․․․ E magari poi scopriamo che in questo stesso dubitare e chiederci dove siamo chiamati stiamo già appresso a Lui. Ci scopriamo nuovi, riusciamo a vedere il disegno che compongono i puntini delle giornate vissute.
Quando prendiamo consapevolezza di questo, desideriamo rispondere, restituire con gratitudine ciò che abbiamo ricevuto. O semplicemente dare frutto a partire dalla propria esperienza. E diventiamo strumenti nelle mani di Dio, capaci di trasmettere agli altri la sua energia.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Nell’ordinario della tua vita, in cosa ti senti chiamato?
Quanto, quotidianamente, contano gli obiettivi che ti poni?
In che modo riesci a discernere la volontà di Dio dalla tensione al fare nella frenesia del quotidiano?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Gennaio
2021
Chiamati ad ogni singolo istante
commento di Mc 1,14-20, a cura di Ettore Di Micco