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La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.
Mahatma Gandhi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1,7-11)
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Mi lascio ispirare
A volte il cielo sembra completamente chiuso dalle nubi, tanto da impedire alla luce di entrare nella nostra vita. Per affrontare la situazione legata al Coronavirus ci è stato chiesto di distanziarci dagli altri e di rimanere il più possibile nelle nostre abitazioni. Ma che conseguenze sta avendo questo sulla nostra vita?
Il rischio non è solo di sentirci sempre più come piccole isole, ma anche quello di rintanarci nel nostro piccolo mondo,se non nei mondi artificiali di social e giochi, facendoci schiacciare dalle sofferenze e dalle difficoltà che innegabilmente questo tempo ha portato con sé.
Ma il cielo si squarcia e quella parola rivolta dal Padre a Gesù nel suo battesimo è rivolta anche a noi oggi: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Questa Parola squarcia il cielo delle nostre fatiche, ci chiama a riconoscere che il Signore ci ama come figli e che in noi, con noi e per noi vuole rallegrarsi e gioire.
Questo non significa che “andrà tutto bene”, ma che insieme con Lui potremo provare a togliere quella cappa di insofferenza che rischia di pesare sempre più sulle nostre vite, per vedere invece nei piccoli gesti di attenzione, di affetto, di gentilezza, come Lui si rende presente nelle nostre vite, ma anche come noi possiamo essere segno della Sua presenza nella vita di chi ci sta accanto.
Valentina Dovico s.a.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali difficoltà rischiano di farmi chiudere su me stesso?
Quale luce porta il Signore nella mia vita?
Come io posso essere luce per altri nel mio semplice quotidiano?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Gennaio
2021
I cieli squartati
commento di Mc 1,7-11, a cura di Suore Ausiliatrici