Marc Chagall, Una sera alla finestra (particolare), 1950 -
Desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita,
e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi,
e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Henry D. Thoreau, Walden ovvero vita nei boschi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21,34-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio, infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Mi lascio ispirare
Domani comincerà la grande attesa dell’Avvento e oggi il Vangelo ci propone le ultime parole di Gesù prima che inizi la salita a Gerusalemme verso il dono della sua vita per la salvezza del mondo.
Gesù ci mette di fronte ad una scelta per rispondere a una domanda cruciale: come vivere il tempo in attesa dell’incontro con lui? Come affrontare ogni giornata nel desiderio di incontrarlo?
Emergono quindi due atteggiamenti possibili: possiamo fare come gli struzzi che di fronte alla fatica, alla sofferenza e all’incertezza mettono la testa sotto la sabbia, sperando che tutto passi il prima possibile senza lasciare traccia; oppure possiamo imitare le civette, che anche nella notte più buia rimangono vigili a vegliare.
Ti chiediamo, Signore, di non fuggire dalla realtà e da noi stessi – ma di essere capaci di accoglierla.
Solo in questo modo potremo incontrarti ogni giorno, in ogni circostanza che la vita ci offre: nella gioia e nel dolore, nella spensieratezza e nella fatica.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove trovi la consapevolezza per vivere il momento presente?
In che modo affidi al Signore le fatiche e le difficoltà del quotidiano?
In quale momento della tua giornata riesci a trovare un tempo di intimità con Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Novembre
2020
Struzzo o civetta
commento di Lc 21,34-36, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani