Photo by Foad Memariaan on Unsplash -
Sono un’altra da me stessa, sono un vuoto a perdere.
Sono diventata questa senza neanche accorgermene,
ora sono qui che guardo che mi guardo crescere.
Noemi, Vuoto a perdere
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21,29-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Mi lascio ispirare
Si rimane sempre sorpresi dalla capacità di Gesù di saper trarre dal mondo che lo circonda riflessioni che lo aiutano a comprendere le profondità del cuore dell’uomo. In questo caso è sufficiente un albero di fichi.
Come si capisce che arriva l’estate? Dal fatto che alcune piante iniziano a germogliare e a fare frutto. Ci sono quindi dei segni che ci dicono che qualcosa sta cambiando. Tutto sta non solo nel saperli vedere, ma nel coraggio di accettare che tutto ciò che ci circonda evolve. Questa forse è la cosa che ci mette più in difficoltà: fare i conti con il fatto che ciò che abbiamo davanti è in continuo cambiamento.
Eppure la parabola sembra dire che è proprio lì che si manifesta il Regno di Dio. Nella capacità di saper crescere come un germoglio, nel coraggio e nell’umiltà di cambiare idea, nel saper lasciar andare posizioni ideologiche in cui non ci ritroviamo più vediamo il segno che lo Spirito lavora in noi.
Gesù ci dice che la coerenza non è più una virtù, e che essere incoerenti diventa una caratteristica di chi segue il Signore. Questo elogio dell’incoerenza può suonare strano, perché se la realtà è sempre la stessa come può portarmi a prese di posizione diverse? Perché siamo noi quelli che cambiano. La vita ci modella poco a poco, ci fa capire cose che non capivamo e sentire sentimenti che non avevamo mai sentito o a cui non avevamo fatto caso. Perciò cambiando io cambia il mio modo di vedere la realtà. Tutto questo non deve dare l’impressione che siamo in balia delle onde perché ci rimane la Parola, l’unica cosa che resta, la bussola che ci indica la strada.
Chiediamo al Signore di trasformare la Parola da pietra inamovibile in bussola, che apre orizzonti nuovi e imprevedibili.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale frutto mi ha sorpreso?
Che segni di vita nuova ci sono nel mio oggi?
In quale occasione l’incoerenza è stata per me fonte di vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Novembre
2020
Elogio dell’incoerenza
commento di Lc 21,29-33, a cura di Leonardo Vezzani SJ