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Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite.
Etty Hillesum
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 22,34-40)
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Mi lascio ispirare
Una domanda apparentemente innocua, facile da rispondere, per un ebreo di razza, diventa un tranello! Cosa conta per te Gesù di Nazareth? Dio? Te stesso e il tuo clan? Gli altri? Tante risposte possibili, sorge la paura di sbagliare… e invece no, la calma proverbiale di Gesù, che unisce due indicazioni importanti, già dette, ma tenute sempre separate: amare Dio e gli altri. Come? Dello stesso amore di cui tu ti senti amato da Lui.
Prima indicazione: amare Dio, cioè lasciarti amare da Lui, dare a Lui la possibilità di essere sé stesso, cioè Amore. Amare Dio è lasciarsi amare da Lui: nei nostri desideri, nei nostri limiti. E amare per Dio è realizzare sé stesso. Amarlo: dargli la possibilità di essere sé stesso. Non è un ordine, è una supplica, una preghiera, il grido di Dio all’uomo. Vivi nell’Amore, vivi in Dio.
Seconda indicazione: amerai gli altri, come tu stesso sei stato amato. L’altro non è lʼimmagine di un profilo, è una storia, un desiderio, tante paure, relazioni, un volto. Come te, anche attraverso te, ha vitale bisogno di essere amato. È fondamentale: l’altro non è lontano, è prossimo a te, girati a destra o a sinistra è proprio quello lì, anche se ora non la/lo puoi abbracciare, è tua sorella, tuo fratello.
Quando? “amerai”: incomincia ora, in un processo che piano piano potrà diventare gran parte della tua esistenza, il tuo avvenire. C’è altro di necessario per la vita? Niente! «Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». Qui c’è tutto, l’essenziale, il colore della vita, la linfa, la sorgente.
Per favore… amerai!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
E per te cosa conta Gesù?
Cosa ti impedisce di lasciarti amare da Dio?
Cosʼè necessario per te, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Ottobre
2020
Per favore… amerai!
commento di Mt 22,34-40, a cura di Loris Piorar SJ