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Ogni volta che mi guardi nasco nei tuoi occhi.
Jorge Riechmann
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 12,8-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Mi lascio ispirare
La gioia degli sposi si riflette nello sguardo commosso dei testimoni, lo smarrimento di chi ha avuto un incidente si ricompone grazie ai passanti subito accorsi. Anche quando non succede niente, quando i nostri giorni scivolano via uguali, ritroviamo noi stessi nello sguardo di una persona amica. Ci rallegriamo di ciò che siamo, impariamo ad amarci e a perdonarci.
La nostra sorella in Gesù, il nostro fratello in Gesù ci incoraggiano con gli occhi prima ancora di parlare. E noi ci sentiamo spinti a restituire questo sguardo pieno di stima, di benevolenza, di gioia. Desideriamo il suo successo, che la sua vita sbocci e fiorisca.
In questo gioco di specchi, dove ci riconosciamo veramente fratelli, possiamo raccontare vicende liete e faticose del nostro cammino, cercare insieme i segni lasciati dal Signore perché non ci perdiamo e arriviamo più facilmente alla meta.
E quando altre persone cercheranno di manipolarci e di ridere di noi, avremo acquistato sufficiente fiducia in noi stessi per resistere e testimoniare che sono loro ad avere sbagliato strada. Anche questo è amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Chi è testimone del tuo cammino?
Come ti permette di ascoltarti?
Nel tempo, la fiducia in te stesso è cresciuta o diminuita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Ottobre
2020
Gioco di specchi
commento di Lc 12,8-12, a cura di Stefano Corticelli SJ