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Strano come spesso basti un viaggio,
pochi grammi di coraggio.
Daniele Silvestri, Il viaggio
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,1-6)
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Mi lascio ispirare
Sembra che per i discepoli sia finalmente arrivato il loro turno! Potranno scacciare i demoni, guarire le malattie, annunciare il regno di Dio. Diventeranno apostoli! È facile immedesimarsi oggi nei Dodici: una nuova esperienza, un nuovo lavoro, il primo anno di università o il semplice ritorno agli studi settembre con la voglia di fare meglio.
Tanta carica, tante aspettative e, con loro, le prime preoccupazioni, la prima di tutte: l’organizzazione del viaggio! Cosa mi servirà? Di cosa avrò bisogno oltre quello che già ho? Avrò tutto il necessario? Sarò all’altezza del viaggio?
In questa tempesta di pensieri, comune a tutti, probabilmente, ai discepoli come a noi, interviene Gesù liberandoci da quella che, in fondo, non è altro che una cattiva immagine di noi stessi.
«Non prendete nulla per il viaggio»: abbiamo già tutto quello che ci serve, non ci resta altro che annunciare quella Parola che ci è stata donata e godere della gioia che provoca insieme a quanti l’accolgono.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando non hai iniziato qualcosa per paura di non essere all’altezza?
Per dove stai partendo oggi?
Cosa hai sempre portato con te in viaggio? Ti ha aiutato oppure ti ha impedito?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Settembre
2020
Cosa mi servirà?
commento di Lc 9,1-6, a cura di Matteo Palma