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«Come è la stirpe delle foglie, così quella degli uomini.
Le foglie il vento le riversa per terra, e altre la selva
fiorendo ne genera, quando torna la primavera;
così le stirpi degli uomini, l’una cresce e l’altra declina».
Omero, Iliade (traduzione di Guido Paduano)
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 1,1-16.18-23)
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
Mi lascio ispirare
Maria, di cui oggi ricordiamo la nascita, è un dono grande che il Signore ci fa. Lei entra nelle pieghe della storia e ci mostra che l’amore del Signore è allo stesso tempo semplice e misterioso.
Semplice perché puro e infinito: il nostro padre Celeste vuole la nostra felicità e predispone ogni cosa nel mondo perché possa essere pronta e diventare meravigliosa con il nostro sì.
Misteriosa perché a volte facciamo fatica a comprenderlo, come capita a Giuseppe. Questi è l’ultimo delle genealogia riportata in questo Vangelo e di lui non si legge che “generò Gesù”, ma che dall’amore sponsale con Maria Gesù “è stato generato”. Lui, nella pienezza dei tempi, al compimento della storia, dà inizio a una nuova storia, la quale è inserita nelle fatiche, nelle gioie, nei dolori e nelle speranze del mondo.
Questa geneaologia richiama grandi azioni profetiche e regali, ma anche storie di smarrimenti e di peccato, cioè tutta la storia dell’uomo. Nella quale si continua a generare vita, ancora oggi, perché è stata generata la Vita di Gesù che nella Chiesa prosegue la storia di salvezza per ciascuno di noi. Chiediamo al Signore di donarci una fede sempre più grande, che sappia imitare il sì di Maria, perché possiamo amare la vita che ci ha donato, anche nelle fatiche e nei dolori, ed essere così anche noi, con Lui, generatori di vita nuova.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando e in che ambito della mia vita ho fatto fatica a credere di poter generare vita?
In quale luogo della mia vita riconosco i segni del Signore nella mia storia personale, la quale è parte della storia della salvezza?
Con chi ho il desiderio di condividere la storia di salvezza che genera vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Settembre
2020
Generatori di vita
commento di Mt 1,1-16.18-23, a cura di Marco Ruggiero